Nel DL Rilancio, attualmente in approvazione alla Camera, si prevede la nomina di un Commissario di Governo che di fatto significherebbe espropriare Strada dei Parchi SpA (SdP) che nel 2010 vinse una gara europea per la gestione di A24 e A25 dopo il duplice fallimento del precedente concessionario pubblico SARA (ANAS), per chiudere una procedura Europa contro l’Italia “per aiuti di Stato” e violazioni delle norme sul mercato.
La Ministra De Micheli vorrebbe commissariare SdP sostenendo che così si potrà realizzare quanto prevede la L. 228 del lontano 2012, post terremoto dell’Aquila, per la messa in sicurezza antisismica delle autostrade abruzzesi. Operazione sinora non avviata in verità per l’incapacità del MIT a giungere all’approvazione del nuovo Piano Economico Finanziario (PEF) di A24 e A25. Situazione di inerzia da parte del Ministero di Porta Pia, che ha spinto il Consiglio di Stato, il 14 aprile us, su ricorso del Concessionario, ad ammettere un’Ordinanza con cui ha nominato un Commissario ad acta, la Consigliera della Presidenza del Consiglio dottoressa Maria Barilà, “per la conclusione del procedimento amministrativo di approvazione del nuovo PEF di Strada dei Parchi”, in quanto, nella sua sentenza n. 5022 del 15 giugno 2019, lo stesso Consiglio di Stato aveva stabilito l’obbligo per il MIT di giungere all’approvazione del nuovo PEF di SdP entro il mese di ottobre 2019. Ma il MIT non ha mai ottemperato.
Sulle stesse tratte gestite da SdP già operava peraltro un altro Commissario: infatti nel novembre 2019, Legge 55/2019, venne nominato anche il prof. Corrado Gisonni quale Commissario per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, a cui sono interessate le gallerie dell’A24 Roma-l’Aquila-Teramo.
Sulla questione del PEF di SdP va ricordato come il 1 agosto us il CIPE avesse “preso atto” dell’Istruttoria predisposta dal MIT (Ministro Toninelli) d’intesa con MEF e DIPE, riguardante l’ipotesi di un nuovo Piano (valore 3,1 MLD€) su cui si era peraltro espressa favorevolmente (parere n. 8/2019 del 31 luglio 2019), anche l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART).
Ma ora con il DL Rilancio (Art. 206) la Ministra De Micheli vuole ottenere la nomina di un terzo commissario per gestire direttamente i 2 mld€ di contributi pubblici per la messa in sicurezza antisismica di A24 e A25 (differentemente da quanto previsto dalla L. 228/2012).
Commissario che dovrebbe rimanere in carica 5 anni, che potrà avvalersi di una nuova struttura di 10 persone e collaborazioni esterne, per un costo di 60 milioni di euro come stabilisce lo stesso Articolo 206 del DL Rilancio, che stanzia però appena 80 milioni di euro nei prossimi 3 anni.
Uno spreco di risorse pubbliche che provocherebbe comunque ulteriori ritardi per l’urgente avvio dei lavori per la messa in sicurezza di autostrade poste a servizio delle aree più sismiche del Paese, esponendo così il Governo a gravi responsabilità per i ritardi che si andrebbero ulteriormente ad accumulare.
A cui si aggiungerebbe un vero e proprio esproprio di Stato, ingiustificato, sicuramente incostituzionale, ai danni di un concessionario non sanzionato, né dichiarato inadempiente in base alla sua Convenzione-contratto.
Situazione peraltro complessa, se non impossibile, da gestire, da parte di 3 Commissari chiamati ad operare insieme al concessionario obbligato però a garantire la gestione ordinaria di A24 e A25.
Chiediamo al Parlamento di bloccare questo atto immotivato, ingiusto, palesemente concepito in violazione delle regole del diritto, causa certa di ulteriore perdita di tempo prezioso per mettere le autostrade A24 e A25 al riparo dai rischi di altri terremoti.