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Proposta di Regolamento per la revisione della Direttiva DAFI (sviluppo delle infrastrutture per l’utilizzazione dei carburanti alternativi)

La Commissione europea ha recentemente pubblicato, nell’ambito del più ampio “Pacchetto climatico FIT for 55”, una proposta di Regolamento sull’implementazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi e la conseguente abrogazione della Direttiva cosiddetta DAFI negli Stati Membri, in vista dell’imminente e noto avvio del processo di revisione della stessa. È utile al riguardo rammentare la natura giuridica di tale atto: al fine di realizzare gli obiettivi stabiliti nei trattati, la UE adotta diversi tipi di atti legislativi, alcuni vincolanti, altri no ; alcuni si applicano in tutti i paesi della UE, altri solo in alcuni di essi. I Regolamenti sono atti giuridici definiti nell’articolo 288 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), sono di applicazione generale, vincolanti in tutti i loro elementi e, a differenza delle Direttive, non necessitano di un atto di recepimento per esser efficaci; sono infatti direttamente applicabili in tutti i paesi dell’Unione europea.

Nella sua proposta di Regolamento la Commissione europea, esaminate le relazioni trasmesse dagli Stati Membri in seguito alla consultazione sulla revisione della Direttiva DAFI, ha voluto fornire una descrizione dell’attuale situazione relativa alla rete di carburanti alternativi all’interno del territorio europeo: uno sviluppo al momento sufficientemente in crescita per soddisfare il numero piuttosto basso di veicoli a combustibile alternativo attualmente in circolazione, ma che dovrà essere ancora maggiore per poter raggiungere gli obiettivi del Green Deal (come ad esempio, per quanto riguarda i veicoli, il sistema di efficientamento delle classi Euro). Questa proposta, secondo la Commissione, è un’azione necessaria per tutti i settori economici al fine di colmare gli sforzi nazionali sostenuti da ogni Stato Membro e raggiungere gli obiettivi ambientali entro il 2030. Tale iniziativa intende garantire la disponibilità di una rete diffusa di infrastrutture per i combustibili alternativi in tutta l’Unione europea. La proposta di Regolamento persegue tre obiettivi specifici:

  • garantire l’infrastruttura minima per supportare la richiesta di veicoli a carburante alternativo in tutte le modalità di trasporto e in tutti gli Stati membri per raggiungere gli obiettivi climatici della UE;
  • garantire l’interoperabilità delle infrastrutture;
  • garantire un livello elevato di informazioni per l’utente e assicurare modalità di pagamento adeguate. La Commissione si rivolge a tutti i settori del trasporto coinvolti nell’opera di revisione della Direttiva DAFI, perseguendo lo scopo di promuovere una adeguata regolamentazione delle emissioni di CO2 e, per quanto riguarda i trasporti su strada, fa riferimento sia ai mezzi leggeri che ai mezzi pesanti. Peraltro è da notare come tale iniziativa sia in stretta sintonia con numerosi altri provvedimenti comunitari, alcuni dei quali in corso di revisione. Il legislatore europeo infatti menziona ad esempio la revisione della Direttiva sulle energie rinnovabili 2018/2001 UE e tutte le iniziative che riguardano il comparto dei trasporti marittimi e aerei, ma anche la proposta di revisione del Regolamento sulle linee Guida per la rete TEN-T 2019/1936 UE, la proposta di revisione della Direttiva cosiddetta Eurovignette 1999/62 CE, la Direttiva sulla promozione dei veicoli puliti e a basso consumo energetico 2019/1161 UE e la Direttiva ITS 2010/40 UE per la quale la Commissione intende presentare una proposta di revisione probabilmente a novembre prossimo.