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Nel corso della sessione plenaria svoltasi a Strasburgo dal 17 al 20 gennaio scorsi, è stata organizzata in apertura una toccante commemorazione in ricordo del Presidente David Sassoli, con la partecipazione di tutto l’emiciclo, della Presidenza francese della UE e dei più alti rappresentanti dell’Unione europea. Si è poi proceduto, nella giornata del 18 gennaio, all’elezione del nuovo Presidente dell’Europarlamento, con la designazione della maltese Roberta Metsola del PPE (Partito popolare europeo), già Vice-Presidente di David Sassoli. La Metsola è stata eletta Presidente per la seconda parte della legislatura europea, fino al 2024, con una notevole maggioranza al primo scrutinio (458 voti su 616 voti validi). È deputata al Parlamento europeo dal 2013 ed è diventata la prima Vice-Presidente alla fine del 2020. Inoltre, a quarantatré anni, la Metsola è la più giovane Presidente del Parlamento europeo mai eletta, nonché la prima donna dopo oltre venti anni a prendere il timone dell’Assemblea parlamentare e solo la terza donna Presidente del Parlamento europeo dopo le francesi Simone Veil nel 1979 e Nicole Fontaine nel 1999.
A livello di lavori delle commissioni parlamentari a gennaio, riportiamo un sunto di alcune attività. Anzitutto lo scorso 13 gennaio la commissione TRAN (Trasporti e Turismo) ha incontrato il Vice-Presidente della Commissione europea Frans Timmermans per uno scambio di informazioni sul cosidetto pacchetto climatico Fit for 55 (vedasi sull’argomento – e nello specifico sul pacchetto comunitario « mobilità efficiente e verde » – anche precedenti articoli pubblicati in questa newsletter), volto a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Durante il dibattito, gli deputati della commissione TRAN hanno nuovamente messo in guardia la Commissione europea in merito agli enormi costi della transizione climatica, in particolare in un momento in cui i prezzi dell’energia sono in aumento e milioni di famiglie europee affrontano difficoltà estreme per pagare le bollette energetiche. Non vanno dimenticate poi le persone che vivono nelle zone rurali e nelle regioni periferiche, poiché presentano delle esigenze specifiche in termini di fabbisogno energetico. Gli eurodeputati hanno altresì espresso la loro preoccupazione per possibili disordini sociali, simili alle recenti proteste dei “gilets jaunes” in Francia, qualora il passaggio all’energia verde e ai trasporti sostenibili si riveli troppo costoso per la popolazione europea. Timmermans ha accolto e compreso le preoccupazioni degli eurodeputati e li ha rassicurati sul fatto che saranno messe in atto misure a sostegno delle famiglie e delle aziende private. Tuttavia, ha anche rivolto loro un messaggio chiaro: la transizione ha un costo, ma non fare nulla avrà un costo di gran lunga maggiore per l’Europa.
Il 25 gennaio scorso inoltre, la commissione TRAN ha anche proceduto a votare la ripartizione, tra i vari gruppi politici, delle proposte incluse nel già citato pacchetto Efficient & Green Mobility, così suddivise: la revisione del Regolamento sulla rete transeuropea di trasporto (TEN-T) sarà guidata da due correlatori di centro-destra (PPE e Renew Europe), mentre la revisione della Direttiva sui sistemi di trasporto intelligenti è stata affidata ai socialdemocratici (S&D). Per quanto riguarda specificamente i dossiers non legislativi, il PPE si occuperà della Relazione d’iniziativa sulla mobilità urbana e il gruppo ID (Identità e Democrazia) della Relazione d’iniziativa sullo sviluppo del trasporto ferroviario a lunga percorrenza; i Relatori per i citati testi, legislativi e non, saranno nominati a breve dall’Ufficio di Presidenza della commissione TRAN.
Infine, come avviene sempre a metà legislatura ogni due anni e mezzo, le commissioni parlamentari hanno rinnovato la loro leadership il 24 e 25 gennaio scorsi. Per quanto riguarda le commissioni le cui materie riguardano più da vicino il settore della mobilità, riportiamo quanto segue: