Il Consiglio europeo dello scorso 23 e 24 giugno, ultimo sotto l’egida della Presidenza francese della UE, ha tenuto una discussione strategica sulle relazioni dell’Unione europea con i suoi partners in Europa e ha discusso la proposta di lanciare una vera e propria comunità politica europea, con l’obiettivo di offrire una piattaforma di coordinamento politico per i Paesi europei in tutto il continente, nonché promuovere il dialogo politico e la cooperazione per affrontare questioni di interesse comune in modo da rafforzare la sicurezza, la stabilità e la prosperità del continente europeo.
I Ministri hanno a tal proposito sottolineato che tale nuovo quadro non è inteso a sostituire le politiche e gli strumenti comunitari esistenti, in particolare il processo di allargamento, e che esso rispetterà pienamente l’autonomia decisionale dell’Unione europea.
Il Consiglio europeo ha poi nuovamente analizzato la situazione della guerra in Ucraina, ribadendo anzitutto che la UE rimane fermamente al fianco dell’Ucraina, continuando a fornire un forte sostegno alla resistenza economica, militare, sociale e finanziaria complessiva del Paese, grazie anche agli aiuti umanitari. I Ministri hanno inoltre condannato risolutamente gli attacchi indiscriminati della Russia contro i civili e le infrastrutture civili ed hanno esortato la Russia a ritirare immediatamente e incondizionatamente tutte le sue truppe e i suoi equipaggiamenti militari dall’intero territorio dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti: il diritto umanitario internazionale, anche per quanto riguarda il trattamento dei prigionieri di guerra, deve essere assolutamente rispettato. Agli ucraini, in particolare ai bambini, che sono stati trasferiti con la forza in Russia, deve essere immediatamente consentito di tornare in sicurezza. La Russia, la Bielorussia e tutti i responsabili di crimini di guerra e degli altri crimini più gravi dovranno rispondere delle loro azioni, in conformità con il diritto internazionale. Il Consiglio europeo ha altresì sottolineato che l’adozione del sesto pacchetto di sanzioni della UE intensifica ulteriormente la pressione sulla Russia affinché ponga fine alla sua guerra contro l’Ucraina. Si continuerà a lavorare sulle sanzioni, anche per rafforzarne l’attuazione e impedirne l’elusione. Il Consiglio europeo ha invitato tutti i Paesi ad allinearsi alle sanzioni della UE, in particolare i Paesi candidati all’accesso all’Unione.
Il Consiglio europeo ha infine apprezzato la volontà dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia di aderire all’Unione europea e ha deciso al momento di concedere lo status di Paese candidato all’Ucraina e alla Repubblica di Moldova. A tal riguardo, la Commissione europea è invitata a riferire al Consiglio in merito al soddisfacimento delle condizioni specificate nei suoi pareri sulle rispettive domande di adesione, nell’ambito della consueta procedura di allargamento della UE; il Consiglio europeo deciderà poi in merito a ulteriori iniziative una volta che tutte queste condizioni saranno pienamente soddisfatte.
Quanto alla Georgia, il Consiglio europeo si è detto pronto a concedere lo status di Paese candidato alla Georgia una volta soddisfatte le priorità e i requisiti specificati nel parere della Commissione europea relativo alla domanda di adesione della Georgia.
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