Dopo un primo tentativo fallito all’inizio di giugno, lo scorso 22 giugno gli eurodeputati riuniti in sessione plenaria a Strasburgo hanno adottato tre importanti proposte legislative inserite nell’ambito del pacchetto climatico “Fit for 55”: la riforma del sistema di scambio quote emissioni (ETS) all’interno del territorio della UE; l’ampliamento del campo di applicazione del meccanismo di aggiustamento delle emissioni di carbonio alla frontiera (CBAM); la realizzazione di un Fondo sociale per il clima, per attrarre e sviluppare investimenti in ambito climatico. Qui di seguito il dettaglio delle suddette tre proposte legislative adottate.
- Il sistema di scambio delle quote di emissione della UE (ETS) sarà dunque riformato per includere nuove disposizioni, prime fra tutte la disposizione volta ad accrescere dal 61% al 63% l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030. Verrà inoltre introdotto un sistema di bonus-malus a partire dal 2025, le cui entrate dovranno essere utilizzate esclusivamente per l’azione a favore del clima negli Stati membri della UE.
- Il Meccanismo di aggiustamento delle emissioni di carbonio alla frontiera (CBAM) avrà anche un campo di applicazione più ampio e un’attuazione più rapida: è prevista un’introduzione anticipata del CBAM e la fine delle quote gratuite del sistema ETS entro il 2032. Tra le nuove disposizioni adottate vi è anche l’estensione del campo di applicazione ETS alle sostanze chimiche organiche, alla plastica, all’idrogeno e all’ammoniaca, nonché alle emissioni indirette. Un importo equivalente alle entrate del CBAM dovrebbe poi essere utilizzato dal bilancio comunitario per sostenere la transizione verde nei Paesi meno sviluppati; il tutto sarà gestito e coordinato da un’autorità CBAM centralizzata dell’Unione europea.
- Il Fondo sociale per il clima verrà creato per sostenere gli investimenti volti alla ristrutturazione degli edifici, per sviluppare le energie rinnovabili e il passaggio dal trasporto privato a quello pubblico, per diffondere la pratica del car-pooling e del car-sharing, per incentivare l’uso delle biciclette. Tra le misure previste per attuare il Fondo sociale per il clima vi sono incentivi fiscali, vouchers, sussidi o prestiti a tasso zero.
Quanto ai prossimi passi procedurali, le posizioni adottate dal Parlamento europeo saranno ora trasmesse al Consiglio UE per concludere la procedura legislativa e adottare i relativi testi definitivamente.