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Regolamento AFIR: voto in commissione TRAN e in sessione plenaria

Come illustrato in precedenti numeri della nostra newsletter internazionale, l’AISCAT ha proseguito il monitoraggio dell’iter procedurale di adozione del nuovo Regolamento AFIR per la realizzazione di un’infrastruttura volta a favorire l’uso dei carburanti alternativi

Il Relatore tedesco del partito socialista europeo Ismail Ertug ha ricevuto nelle scorse settimane 1175 emendamenti alla proposta di Regolamento da parte della commissione TRAN, oltre ai pareri delle commissioni europarlamentari ENVI (Ambiente), ITRE (Commercio e industria) e REGI (Affari Regionali) e ha lavorato su proposte di emendamenti di compromesso. 

Nella giornata di lunedì 3 ottobre scorso, durante una sessione straordinaria tenutasi a Strasburgo, la commissione TRAN ha votato più compromessi per un possibile voto in sessione plenaria, concludendo così l’iter per la definizione della posizione del Parlamento e avviando i triloghi con il Consiglio UE e la Commissione europea. Il voto in TRAN ha ricevuto il supporto della maggioranza su quasi tutti i compromessi proposti dal Relatore ed è stato sostenuto con 36 voti a favore, 2 contrari e 6 astenuti.

Il successivo voto in sessione plenaria si è poi svolto a Strasburgo lo scorso 19 ottobre e la Relazione è stata votata con 485 voti a favore, 65 contrari e 80 astensioni; Ertug, in vista della plenaria, aveva peraltro proposto un emendamento di compromesso volto a far sì che gli Stati membri fossero obbligati a pagare una multa di 1.000 euro per ogni stazione di ricarica pubblica non installata in conformità agli obblighi del Regolamento, qualora venissero deferiti alla Corte di giustizia della UE, ma questo compromesso è stato respinto; è un tema tuttavia da monitorare poiché il Relatore, nel corso della conferenza stampa tenutasi dopo il voto, ha dichiarato che avrebbe riproposto la questione all’ordine del giorno del primo trilogo istituzionale con la Commissione europea e il Consiglio UE. 

Alcuni punti salienti del documento votato in plenaria:

– entro il 2026 dovrà esserci almeno una stazione di ricarica elettrica per i veicoli ogni 60 km lungo le principali strade dell’Unione europea. Lo stesso requisito si applicherebbe a camion e autobus, ma solo sulle reti TEN-T principali e con stazioni più potenti. Sono previste alcune esenzioni per le regioni ultraperiferiche, le isole e le strade con un traffico molto ridotto; 

– entro il 2028 dovrà essere installato un maggior numero di stazioni di rifornimento di idrogeno lungo le principali strade della UE ogni 100 km;

– le stazioni di rifornimento alternative dovrebbero essere accessibili a tutte le marche di veicoli e le procedure di pagamento dovrebbero essere semplici per gli utenti, con prezzi indicati chiaramente e soprattutto comparabili;

– creazione, entro il 2027, di un punto di accesso UE per i dati sui carburanti alternativi, in modo da fornire informazioni sulla disponibilità, sui tempi di attesa e sui prezzi delle diverse stazioni in tutta Europa;

– fissazione di obiettivi nazionali minimi obbligatori per la diffusione di infrastrutture per i carburanti alternativi: gli Stati membri dovranno presentare entro il 2024 un piano su come raggiungere detti obiettivi. 

Vedremo nelle prossime settimane come si svolgeranno i negoziati di trilogo e quali ulteriori compromessi saranno trovati a livello istituzionale.