Come più volte illustrato in precedenti numeri della nostra newsletter internazionale, l’AISCAT ha proseguito il monitoraggio dell’iter procedurale di adozione del nuovo Regolamento AFIR per la realizzazione di un’infrastruttura volta a favorire l’uso dei carburanti alternativi.
Recentemente, il Parlamento europeo e il Consiglio UE hanno raggiunto un accordo provvisorio in merito alla proposta, in seguito allo svolgimento dei lunghi negoziati di trilogo interistituzionale avviati a partire da ottobre dello scorso anno. Com’è noto la proposta di Regolamento è inserita nel più ampio pacchetto climatico “Fit for 55%” presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, volto a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra, nell’ambito dell’Unione europea, di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e di conseguire la neutralità climatica entro il 2050. Per quanto attiene all’accordo provvisorio in esame, esso mantiene in linea generale gli aspetti fondamentali della proposta della Commissione, vale a dire i principali parametri chiave che avranno un impatto reale sul clima, stabilendo tuttavia delle misure e delle tempistiche di attuazione diverse, qui di seguito elencate:
- per i mezzi leggeri, entro il 2026, dovranno esser installate stazioni di ricarica elettrica con una potenza di almeno 400 kW almeno ogni 60 km lungo la rete centrale TEN-T. La potenza dovrà però aumentare a 600 kW entro il 2028;
- per i mezzi pesanti è stata prevista, invece, l’installazione di stazioni ad una distanza di 120 km, con infrastrutture che dovrebbero essere installate su metà delle principali strade comunitarie entro il 2028 e con una potenza da 1.400 kW a 2.800 kW a seconda della tipologia di strada. È stata prevista, inoltre, un’integrazione di due stazioni di ricarica all’interno di parcheggi sicuri e protetti a partire dal 2028;
- per la ricarica ad idrogeno è stato previsto come entro il 2031 la rete centrale TEN-T debba avere almeno una stazione di rifornimento ogni 200 km sia per i mezzi pesanti che per quelli leggeri;
- per l’applicazione delle disposizioni del futuro Regolamento alle regioni ultraperiferiche, alle isole e alle strade con traffico ridotto, potrebbero essere applicate alcune esenzioni.
Il Parlamento europeo ha chiesto, nell’ambito dell’accordo provvisorio, che la Commissione europea istituisca un database comunitario inerente i dati sui carburanti alternativi entro il 2027, per fornire ai consumatori informazioni utili sulla disponibilità, sui tempi di attesa e sui prezzi nelle diverse stazioni.
Infine, per quanto attiene ai prossimi sviluppi relativi all’accordo in oggetto, quest’ultimo verrà a breve sottoposto all’approvazione formale sia del Parlamento europeo che del Consiglio UE; a tal riguardo, la Presidenza svedese dell’Unione europea ha affermato di voler presentare quanto prima il testo ai rappresentanti degli Stati membri riuniti nel COREPER, in previsione dell’approvazione formale in una delle prossime sessioni del Consiglio. Una volta completato tale processo da parte dei due organi legislativi, le nuove norme saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entreranno in vigore dopo un periodo transitorio di sei mesi.
Al seguente link è possibile visionare il comunicato del Consiglio UE: https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2023/03/28/alternative-fuel-infrastructure-provisional-agreement-for-more-recharging-and-refuelling-stations-across-europe/)