Nel corso della sessione plenaria di luglio, svoltasi nell’emiciclo di Strasburgo, il Parlamento europeo ha adottato l’accordo, raggiunto con il Consiglio UE, in merito alle nuove norme sullo sviluppo di un’infrastruttura per i carburanti alternativi (cd. Regolamento AFIR per la realizzazione di un’infrastruttura volta a favorire l’uso dei carburanti alternativi), con 514 voti favorevoli, 52 contrari e 74 astensioni.
La normativa fa anch’essa parte del più volte citato Pacchetto climatico Fit for 55, volto a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 con l’obiettivo ultimo di contribuire alla de-carbonizzazione dei trasporti.
Durante i lunghi negoziati svoltisi con gli Stati membri dell’Unione europea nel corso di quasi due anni (la proposta originaria della Commissione europea risale infatti al luglio del 2021), gli eurodeputati hanno ottenuto che, entro il 2026, le stazioni di ricarica elettrica per le autovetture, con una potenza minima di 400 kW, siano installate almeno ogni 60 km lungo i principali corridoi della rete TEN-T e che la potenza della rete aumenti a 600 kW entro il 2028. Per gli autocarri e gli autobus sono previste invece stazioni di ricarica ogni 120 km. Queste stazioni dovrebbero essere installate su metà delle strade principali della UE entro il 2028 e con una potenza di uscita da 1 400 kW a 2 800 kW a seconda della tipologia di strada.
I Paesi UE dovranno poi garantire che, entro il 2031, le stazioni di rifornimento di idrogeno lungo la rete centrale TEN-T siano distribuite almeno ogni 200 km.
Gli utenti di veicoli a carburante alternativo dovranno poter pagare con facilità presso i punti di ricarica (con carte di pagamento o dispositivi contactless e senza necessità di abbonamento), mentre il prezzo di questi nuovi carburanti dovrà essere indicato per kWh, kg o per minuto/sessione. Gli eurodeputati hanno ottenuto anche che, entro il 2027, la Commissione creerà una “banca dati” comunitaria sui carburanti alternativi per fornire ai consumatori informazioni sulla disponibilità, sui tempi di attesa e sui prezzi nelle diverse stazioni.
Il nuovo Relatore del Regolamento AFIR, l’eurodeputato bulgaro Petar Vitanov del gruppo socialista europeo – subentrato al precedente Relatore dimissionario Ismail Ertug – ha dichiarato dopo il voto in plenaria che l’utilizzazione di soluzioni energetiche più sostenibili, rinnovabili ed efficienti nel settore dei trasporti contribuirà a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e l’inquinamento atmosferico, a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a creare nuovi posti di lavoro di alta qualità. Le nuove norme contribuiranno inoltre a diffondere un maggior numero di infrastrutture di ricarica e a renderle di facile utilizzazione per gli utenti.
Quanto alle prossime tappe procedurali, una volta che il Consiglio UE avrà adottato formalmente il Regolamento AFIR, la relativa normativa si applicherà dopo sei mesi dalla sua pubblicazione ufficiale nella Gazzetta dell’Unione europea.