PREMESSA
Nel 1966 è stata costituita la Associazione Italiana delle Società Concessionarie per la costruzione e l’esercizio di Autostrade e Trafori stradali (di seguito denominata AISCAT). L’AISCAT aderisce alla Confindustria e ne adotta il logo assumendo così; il ruolo di componente primaria del sistema di rappresentanza dell’industria italiana, quale definito dallo statuto della Confederazione stessa, nonché acquisendo i conseguenti diritti ed obblighi , per sé e per le proprie Associate.
L’AISCAT è una Associazione sindacale apolitica, senza fini di lucro le cui attività, come previsto dal proprio Statuto, sono finalizzate a rappresentare e tutelare gli interessi e i diritti delle imprese Associate, nel pieno rispetto della funzione sociale del libero mercato e nel completo impegno ad attuare modelli di comportamento volti a preservare e ad accrescere la reputazione della classe imprenditoriale quale forza sociale autonoma, responsabile ed eticamente corretta. L’AISCAT è costituita tra associate effettive (imprese attive nel settore delle autostrade e trafori autostradali e autostradali in concessione) e associate aderenti (imprese di produzione di beni e/o erogatrici di servizi connessi o complementari alla costruzione ed all’esercizio di autostrade, nonché società concessionarie di reti autostradali non ancora in esercizio.
L’AISCAT persegue i propri obiettivi statutari nel rispetto di tutte le disposizioni di legge vigenti nei Paesi in cui opera, osservando i principi di onestà, affidabilità, imparzialità, lealtà, trasparenza, correttezza e buona fede ed ispirandosi pertanto a più elevati standard di comportamento.
In conformità a quanto previsto dall’art. 3 comma 4) della Legge n.180/2011, l’AISCAT ha predisposto il presente Codice Etico (di seguito denominato Codice) per sancire una serie di principi e di valori in cui tutti gli Associati si riconoscano nell’assolvimento dei propri impegni professionali.
1 – DESTINATARI
I precetti contenuti nel presente Codice si applicano all’AISCAT con particolare riguardo a tutti coloro che ricoprono cariche all’interno della stessa, nonché agli Associati nell’esercizio delle loro attività e nei rapporti fra di loro e con i terzi e ai dipendenti.
A tal fine AISCAT si impegna a promuovere la più ampia diffusione del Codice anche attraverso la pubblicazione dello stesso sul proprio sito internet, ed a vigilare sull’osservanza ed il rispetto dello stesso mediante i propri organi statutari.
I soggetti destinatari del presente Codice sono tenuti:
- a conoscere e rispettare i principi contenuti nel Codice nella piena consapevolezza che ogni singolo comportamento non eticamente corretto non solo provoca negative conseguenze in ambito associativo, ma danneggia l’immagine del settore presso la pubblica opinione e presso le istituzioni;
- a promuovere la conoscenza del Codice presso tutti coloro che risultassero essere interessati dall’applicazione dello stesso.
2 – PRINCIPI GENERALI
L’AISCAT si impegna:
- ad agire nel rispetto delle leggi, dei regolamenti e dei contratti vigenti in tutti i Paesi in cui operano;
- a comportarsi con giustizia nei confronti dei propri collaboratori, favorendone la crescita professionale e salvaguardandone la sicurezza sul lavoro;
- ad assumere un atteggiamento equo e corretto nei confronti di clienti, fornitori e concorrenti;
- a mantenere rapporti ispirati a correttezza ed integrità con la Pubblica amministrazione e con i partiti politici;
- al rifiuto di ogni rapporto con organizzazioni criminali o mafiose e con soggetti che fanno ricorso a comportamenti contrari alla legge;
- a contrastare e ridurre le forme di controllo delle imprese e dei loro collaboratori che alterano di fatto la libera concorrenza, rispettando quanto stabilito dal proprio Codice Antitrust;
- a svolgere la propria attività nel pieno rispetto dell’ambiente e della normativa posta a tutela dello stesso prevenendo pertanto ogni forma di inquinamento.
L’AISCAT si impegna altresì:
- a mantenere costantemente rapporti ispirati a trasparenza, legalità e correttezza, garantendo un elevato standard di professionalità e qualità nelle attività associative;
- ad assicurare l’equità e l’imparzialità della propria azione perseguendo gli interessi di tutti i suoi Associati, a prescindere dalla loro dimensione. In particolare tale impegno viene perseguito anche attraverso la presenza, negli organi direttivi dell’AISCAT , dei massimi rappresentanti degli Associati;
- a non divulgare a terzi, se non in presenza di un’autorizzazione esplicita da parte degli organi direttivi dell’Associazione e/o dai responsabili della stessa, informazioni e notizie riguardanti gli Associati e la loro attività, delle quali si abbia avuto conoscenza nel corso del rapporto associativo;
- con riferimento alla raccolta di dati finalizzati ad indagini e studi, l’AISCAT si impegna a non rendere pubblici i dati richiesti agli Associati, limitandosi a divulgare i soli risultati aggregati complessivi, finalizzati alla pubblicazione di dette indagini e studi, mantenendo la riservatezza dei dati disaggregati per ciascun singolo Associato;
- a comunicare con trasparenza ed tempestività agli Associati i risultati raggiunti nell’esercizio delle proprie attività.
3 – RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
I rapporti con la Pubblica Amministrazione devono ispirarsi alla più rigorosa osservanza delle disposizioni di legge e regolamentari applicabili e non possono in alcun modo compromettere l’integrità e la reputazione dell’AISCAT.
Nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, in Italia o all’estero, non è consentito ai rappresentanti e/o dipendenti dell’AISCAT corrispondere, né offrire, direttamente o tramite terzi, somme di denaro o doni di qualsiasi genere ed entità, per compensarli o ripagarli di un atto del loro ufficio, né per conseguire l’esecuzione di un atto contrario ai doveri del loro ufficio.
Atti di cortesia commerciale quali omaggi o forme di ospitalità, o qualsiasi altra forma di beneficio (anche sotto forma di liberalità), sono consentiti soltanto se di modico valore e tali da non compromettere l’integrità e la reputazione delle parti e da non poter essere interpretati, da un osservatore terzo ed imparziale, come atti destinati ad ottenere vantaggi e favori in modo improprio.
4 – OBBLIGHI DEL VERTICE
Coloro che ricoprono cariche all’interno dell’AISCAT si impegnano a mantenere un comportamento ispirato ad integrità, correttezza e senso di responsabilità sia nei confronti degli Associati che delle Istituzioni con cui vi è interlocuzione.
In particolare, il Presidente dell’AISCAT ed i Vice Presidenti, in ragione del ruolo ricoperto di rappresentanti legali e giudiziali dell’AISCAT, si impegnano a non utilizzare a proprio vantaggio, o a vantaggio di terzi, le informazioni di cui eventualmente dovessero entrare in possesso a virtù delle proprie cariche.
A tutti coloro che ricoprono incarichi elettivi nell’AISCAT, sarà richiesto di rimettere il proprio mandato nel momento in cui, per motivi personali o professionali, la loro permanenza risulti in contrasto con gli interessi della AISCAT stessa.
L’eventuale violazione del Codice da parte di uno di questi soggetti, sarà valutata dagli organi di vertice dell’Associazione che proporranno gli opportuni provvedimenti da adottare.
5 – OBBLIGHI DEI DIPENDENTI
AISCAT pone la massima e costante attenzione nella valorizzazione delle risorse umane e considera il criterio meritocratico, della competenza professionale, dell’onestà e della correttezza di comportamento, presupposti privilegiati per l’adozione di ogni decisione concernente la carriera e ogni altro aspetto relativo al dipendente.
Per questo AISCAT richiede che i propri dipendenti conoscano ed osservino, per quanto di loro competenza, le prescrizioni del presente Codice e che, compatibilmente con le possibilità individuali, ne promuovano la conoscenza presso i dipendenti neo-assunti, nonché presso i terzi interessati dall’applicazione del Codice con i quali vengano in contatto per ragioni del loro ufficio.
I dipendenti sono tenuti a porre in essere una condotta costantemente rispettosa dei diritti e della personalità dei colleghi, dei collaboratori e dei terzi, indipendentemente dalla loro posizione gerarchica all’interno della Società.
I dipendenti devono utilizzare correttamente i beni aziendali messi a loro disposizione salvaguardando, in generale, il valore del patrimonio associativo.
I dipendenti sono tenuti a segnalare al Direttore Generale, che interesserà della questione il Collegio dei Probiviri di cui all’art.14 dello Statuto dell’Associazione, ogni violazione del presente Codice di cui vengano a conoscenza. L’AISCAT considererà infrazione disciplinare qualunque segnalazione infondata effettuata in mala fede al fine di arrecare nocumento a colleghi e/o collaboratori.
Il Collegio, esaminata la segnalazione ricevuta di presunta violazione del presente Codice, dovrà:
- svolgere un’attività istruttoria, volta alla ricostruzione del fatto ed alla raccolta della documentazione inerente;
- convocare il/i soggetto/i interessato/i per garantire un contraddittorio sulla questione;
- comunicare al Direttore Generale la propria determinazione.
- AISCAT si impegna a prevedere ed irrogare, con coerenza, imparzialità ed uniformità sanzioni proporzionate, a seconda della loro gravità, alle rispettive violazioni del Codice e conformi alle vigenti disposizioni in materia di regolamentazione dei rapporti di lavoro.
6 – OBBLIGHI DEI COLLABORATORI E DEI CONSULENTI E SANZIONI
AISCAT procede all’individuazione ed alla selezione dei collaboratori e dei consulenti con assoluta imparzialità, autonomia e indipendenza di giudizio.
I collaboratori e i consulenti sono tenuti al pieno rispetto dei principi contenuti nel Codice.
Comportamenti contrari ai principi espressi nel Codice possono essere considerati dall’AISCAT grave inadempimento ai doveri di correttezza e buona fede nell’esecuzione del contratto, motivo di lesione del rapporto fiduciario e giusta causa di risoluzione dei rapporti contrattuali.
7- OBBLIGHI DEGLI ASSOCIATI E SANZIONI
Gli Associati si impegnano:
- a rispettare la normativa vigente in materia di lavoro ed a comportarsi con giustizia ed equità nei confronti dei propri collaboratori, non ostacolando la crescita professionale e salvaguardando la sicurezza sul lavoro;
- a riconoscere quali valori fondamentali dell’AISCAT il rifiuto di ogni rapporto con organizzazioni criminali o mafiose e con soggetti che intrattengono tali rapporti, al fine di contrastarne e ridurne le forme di controllo sulle imprese e sui loro collaboratori;
- a respingere e contrastare ogni forma di estorsione, usura o altre tipologie di reato, poste in essere da organizzazioni criminali o mafiose, collaborando con le forze dell’ordine e le Istituzioni a ciò preposte, nonché denunciando, anche con l’assistenza dell’AISCAT, ogni episodio di attività illegale di cui sono soggetti passivi;
- a prendere parte attiva alla vita dell’AISCAT ed a contribuire alle scelte associative in piena autonomia ed integrità avendo come obiettivo prioritario l’interesse dell’intera categoria e della Associazione medesima;
- a rispettare le linee guida stabilite dall’AISCAT nelle materie e nei settori di rispettiva competenza, riservandosi di esprimere le proprie specifiche posizioni aziendali in sede di dibattito interno;
- a comunicare preventivamente all’AISCAT eventuali adesioni ad altre organizzazioni;
- ad informare tempestivamente l’AISCAT di ogni situazione suscettibile di modificare il suo rapporto con gli altri Associati e/o con l’AISCAT, chiedendone il necessario ed adeguato supporto;
- ad assicurare la massima riservatezza in merito alle informazioni riguardanti le attività e le aree di interesse dell’AISCAT di cui si sia a conoscenza in virtù della propria partecipazione alla stessa.
Qualora gli Associati non rispettino le disposizioni del presente Codice, il Consiglio Direttivo può comminare, secondo la gravità, le seguenti sanzioni:
a) il richiamo;
b) la sospensione temporanea da ogni attività associativa;
c) l’esclusione dalla Associazione.
L’eventuale sospensione temporanea e l’esclusione sono deliberate dal Consiglio Direttivo a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Contro tali decisioni si può presentare reclamo al Collegio dei Probiviri da proporsi entro 30 giorni dalla comunicazione della relativa delibera motivata. Il Collegio relaziona sul reclamo e ne riferisce al Consiglio Direttivo, che dovrà valutare in seconda istanza la questione.
Roma, 3 ottobre 2012