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AISCAT Informazioni – Edizione Mensile 3/2020

Prima di esaminare i dati di traffico relativi al periodo in oggetto, è opportuno far presente come tale mese (e così anche quelli immediatamente successivi) non possa essere preso quale riferimento per effettuare ordinari confronti rispetto ai traffici registrati negli esercizi precedenti; a partire dalla metà di marzo è infatti stato deliberato in tutto il territorio nazionale lo stato di emergenza a causa della diffusione del virus COVID-19, a seguito del quale si è reso necessario istituire generalizzate e pesanti limitazioni alla libera circolazione di mezzi e persone parzialmente perduranti sino agli inizi del mese di giugno. Ciò ha provocato notevoli ripercussioni sulla
circolazione autostradale che, sebbene formalmente mai interrotta, ha di fatto visto un crollo verticale per quanto riguarda il comparto leggero affiancato da un perdurare di transiti quasi esclusivamente di tipo pesante (e anche questi fortemente ridotti): nello specifico, le stime riportano una riduzione superiore al settanta percento per i veicoli leggeri, e pari quasi al trenta percento per i mezzi pesanti. La situazione di cui sopra ha, ovviamente, fatto sentire i suoi effetti anche sui dati complessivi da inizio anno, attestatisi su un numero di veicoli-km percorsi sulla rete autostradale a pedaggio in concessione sensibilmente inferiore a quello registrato nel primo trimestre del 2019: si sono calcolati circa quattordici miliardi e mezzo Km percorsi contro gli oltre diciotto miliardi dell’analogo periodo precedente con uno scarto in negativo del 20,5%.
Anche i dati sulla sicurezza sono ovviamente risultati “falsati” dall’eccezionalità dello scenario venutosi a creare, con una evidente riduzione – in conseguenza dei bassi volumi di traffico – sia degli eventi incidentali sia dei danni riportati dagli occupanti dei veicoli; al di là delle risultanze ritornate dai tassi percentuali, i quali vengono pesati sulla quantità di veicoli/km percorsi, in valori assoluti sono infatti stati rilevati oltre seicento feriti e dodici decessi in meno rispetto al marzo dell’esercizio passato.

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