Esaminando i dati di preconsuntivo registrati in questo particolare mese di maggio 2020, assistiamo – così come già avvenuto nei due periodi mensili precedenti – ad un proseguimento del trend dei flussi di traffico in diminuzione, a causa dell’obbligato blocco della circolazione di persone e mezzi su tutto il territorio nazionale, imposto dallo stato d’emergenza durante il tragico periodo di pandemia vissuto dal nostro Paese. Di conseguenza tutti i valori del traffico autostradale, registrati sull’intero territorio nazionale durante il mese di maggio, hanno risentito degli effetti originati dal periodo emergenziale in corso.
Tuttavia si nota un lieve aumento rispetto al precedente mese di aprile, dovuto anche alla riapertura su scala nazionale, seppur limitata, di alcune frontiere e di diverse
attività imprenditoriali.
Si sono verificate, infatti, notevoli ripercussioni sulla mobilità nell’ambito delle infrastrutture nazionali, causando una perdita di traffico pari al 64,2% per quanto riguarda la componente dei mezzi leggeri. Ciò nonostante, proprio il trend dei flussi di veicoli leggeri è comunque notevolmente in risalita rispetto al mese precedente dove si registrava un calo superiore all’80%.
Per quanto attiene, invece, la componente dei mezzi pesanti si è verificato un calo più lieve pari al 30,3% rispetto al maggio dell’annualità precedente.
Nel complesso, facendo un confronto con il periodo analogo dell’anno passato, si è verificata una diminuzione del traffico totale pari al 55,3%, causata sempre dal periodo emergenziale ed eccezionale vissuto dal Paese.
Passando invece all’esame degli elementi attinenti la sicurezza stradale, i dati rispecchiano ovviamente quanto già illustrato per il traffico, con una evidente diminuzione sia degli incidenti che dei danni riportati dagli automobilisti a causa della drastica riduzione di traffico autostradale registrata.
Il tasso di incidentalità del mese di maggio registrato a livello autostradale infatti è sceso del -38,8%, così come quello della mortalità, quasi dimezzato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si osserva, tuttavia, che tali dati fanno rifermento ad un periodo estremamente eccezionale vissuto e subìto dall’intera nazione, che non è paragonabile a nessun degli altri momenti sociali ed industriali caratterizzanti il passato del nostro Paese.
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