I dati del trascorso aprile proseguono la linea registrata il mese precedente, con livelli di traffico eccezionalmente incrementati tanto nel totale generale (oltre il 226%) quanto nello specifico delle singole competenze societarie a causa del lockdown in cui si trovava l’intero territorio nazionale nell’analogo periodo del 2020 e perdurato sino al successivo maggio. Le limitazioni alla circolazione imposte nel 2020 erano decisamente più marcate se confrontate con quelle in vigore durante l’anno attuale, soprattutto per i veicoli leggeri (i quali hanno infatti registrato un balzo di quasi il 450% nel periodo qui in esame), e ciò motiva il risultato fuori scala sopra evidenziato il quale non può evidentemente essere considerato utile a fini di confronti significativi sulla serie storica. D’altra parte, continua ad essere evidente la differenza con i normali flussi di traffico “pre-pandemia” del 2019 (si veda a tal proposito la nuova colonna di dati appositamente introdotta con il corrente anno) che si attesta sul -35% per quanto concerne le risultanze mensili e sul -31,8% per quanto concerne il dato cumulato da inizio anno.
Passando ora all’esame degli elementi attinenti l’incidentalità (a questo proposito si rammenta come, differentemente dalla sezione dedicata ai flussi veicolari, la sezione sulla sicurezza stradale riporta il confronto con il solo anno precedente), si evidenzia un generale aumento di tutti gli indici coinvolti. Anche in questo caso si tratta di diretta derivazione del crollo del traffico subito nel mese 2020 preso a paragone e del conseguente numero di eventi eccezionalmente basso allora registrato; a riprova di ciò basti guardare ai relativi valori assoluti, i quali si mostrano certamente non elevati ed in linea con quelli di altri periodi connotati da analoghi flussi.
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