La commissione TRAN (Trasporti e Turismo) del Parlamento europeo ha avviato l’analisi della proposta di revisione del Regolamento cosidetto AFIR, inerente la realizzazione di infrastrutture per l’utilizzazione di carburanti alternativi, tema incluso nel più ampio pacchetto sul cambiamento climatico Fit for 55 della Commissione europea già illustrato in precedenti edizioni di questa newsletter sui temi internazionali. L’eurodeputato relatore per la proposta di Regolamento è il tedesco Ismail Ertug, appartenente al gruppo dei socialisti europei.
Nella riunione dello scorso 1’ dicembre, la commissione TRAN ha dunque avuto un primo scambio di opinioni sulla proposta di Regolamento AFIR. Il relatore Ertug ha accolto con favore la proposta della Commissione europea di trasformare l’attuale Direttiva DAFI nello strumento legislativo del Regolamento, pertanto con obiettivi vincolanti per gli Stati membri dell’Unione europea. L’eurodeputato Ertug ha anche positivamente commentato la proposta di introdurre un obiettivo adeguato per le infrastrutture di ricarica elettrica per i veicoli leggeri, rappresentato da un proposto distanziamento di 60 km tra un punto di ricarica e l’altro lungo la rete stradale TEN-T, pur sottolineando la necessità di valutare periodicamente se questo obiettivo sia sufficiente. Per quanto riguarda invece gli obiettivi per la diffusione di infrastrutture di rifornimento per l’idrogeno, il Relatore ha dichiarato che ci sarebbe forse voluta più ambizione nella proposta originaria della Commissione europea, soprattutto per quanto riguarda la tempistica stabilita per l’attuazione delle prescrizioni del Regolamento da parte degli Stati membri. Ertug ha anche invitato la Commissione europea a considerare l’introduzione di un meccanismo sanzionatorio in caso di mancata attuazione da parte degli Stati membri degli obiettivi vincolanti e ha sottolineato l’importanza di assicurare un coordinamento di questo atto legislativo con altri dossiers comunitari analoghi al fine di garantire coerenza nella legislazione europea.
Il Rapporto Ertug sarà ora ulteriormente analizzato dalla commissione TRAN competente nel merito, di concerto con le commissioni ENVI (ambiente), ITRE (commercio e industria) e REGI (affari regionali) competenti per parere, per poi tornare al voto in commissione TRAN probabilmente a maggio prossimo.